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L'ATS vince nuovamente la classe Prototipi fino a 1000cc di solito riserva di caccia dell'Abarth grazie a "Hoga", al secolo Aldo Horvat, e Alessandro Federico che hanno la meglio dopo una lotta sul filo dei secondi con Zanetti-Locatelli alfieri della casa torinese dello scorpione.Dopo una partenza più brillante degli avversari, la coppia dell'ATS #51 recupera terreno ed al sesto giro li precede di soli 2/10. Alla fine del settimo (e per loro ultimo) giro l'Abarth risulterà staccata di circa 30".
E' una bella affermazione per la casa che si conferma sulle strade del Mugello dopo la vittoria dell'anno prima con Shangri-Là.

Una splendida inquadratura di Arturo Merzario con l'Abarth 2000 SP "cuneo" in piena veloci-tà. Merzario scattò in testa fin dal primo giro ed incrementò costantemente il vantaggio suglia vversari fino a tagliare il targuardo con quasi 3' sui compagni di squadra Ortner e Van Lennep che disponevano di un modello più convenzio-nale.Il modello, denominato SE14, è equipag-giato con il motore , montato "a sbalzo" dietro l'asse posteriore, da 2000cc con 4 cilindri in linea , 16 valvole, doppio albero a camme in testa, capace di erogare 250 CV a 8000 giri/min. Merzario si dimostra pilota dalle caratteristiche ideali per una gara come quella del Mugello e, nonostante il fisico filiforme, dimostra anche eccezionali doti di resistenza guidando per tutti gli otto giri in condizioni di caldo terribile. Alla fine è suo anche il nuovo record sul giro.

Una delle auto da corsa più ammirate nell'edizione del 1969 fu zenz'altro la Lola Chevrolet T70 affidata a Andrea De Adamich e Nino Vaccarella. Il prototipo inglese equipaggiato con un motore di 5000cc che erogava 460 CV sembrava non essere troppo adatto alle anguste strade del Mugello, ma alla fine molti dovettero ricredersi. La "Lolona" resistette bene nei primi giri allo scatenato ritmo di Merzario e solo la rottura della barra stabilizzatrice che la rese ancora meno maneggevole nei tratti più tortuosi la costrinse a cedere accontentandosi al traguardo di un onorevole terza piazza.

Una foto scattata durante le prove mostra la GTA Junior #204 di "Ghigo" (Gennaro Capasso) e quella di carlo Zuccoli impegnate a cercare di migliorare il proprio tempo. La GTA di Ghigo" non riuscì a concludere le prove per problemi meccanici e il pilota fiorentino gareggiò in coppia con Zuccoli sulla GTA Junior #195 ed i due oterranno un brillantissi-mo dodicesimo assoluto e la vittoria di classe.

Un passaggio di Gijs Van Lennep con l'Abarth 2000 SE10, iscritta ufficialmente dall'Abarth per lui e per Johannes Ortner. La SE10, modello progettato per la clientela con l'obiettivo di infrangere il monopolio di fatto delle sport inglesi nella classe due litri. Carlo Abarth puntò sul fatto che la SE10 sarebbe costata la metà delle concorrenti, garantendo prestazioni analoghe. La "2000" mantenne le promesse vincendo subito all'esordio in una cronoscalata con il primo cliente Domenico Scola. A questa prima vittoria ne seguirono innumerevoli altre tanto che l'Abarth 2000 SE10 diventò presto la più popolare auto da corsa nella sua classe.